(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Il modello bancario italiano,
rappresentato con lo Standard Ethics Italian Banks Index, è un
caso virtuoso della sostenibilità: i dati mostrano che il 75%
degli istituti di credito è conforme agli standard di
sostenibilità definiti da Ue, Onu e Ocse. Si tratta di una quota
molto alta se paragonata a quella raggiunta dall'indice delle
banche europee che si ferma al 51% per grado di sostenibilità
(Sustainable Grade). E' quanto emerge dal rapporto annuale per
il 2022 "The Big Picture", dell'agenzia indipendente Standard
Ethics che raccoglie tutte le attività di ricerca condotte
dall'agenzia di rating di sostenibilità nel corso del 2022.
Nel ricordare che lo Standard Ethics Italian Index
(aggiornato l'ultima volta il 30 settembre 2022) include le
principali 40 società quotate per capitalizzazione di mercato di
settori come quello bancario (20%), utilities (15%), automotive
(8%) e assicurativo (8%), l'agenzia indica che circa il 57%
delle imprese ha un grado sostenibile (ovvero il rating EE+, EE,
EE-) e il 38% con un grado non completamente sostenibile (E+ o
E). proposito del settore Food&Beverageitaliano il rapporto
Standard Ethics spiega che esso "evidenzia una grande attenzione
alla qualità e alla sostenibilità del prodotto (tracciabilità
della filiera, packaging, salute e sicurezza sul lavoro,
gestione dei rischi, benessere animale)". Se da un lato
"l'industria alimentare italiana si conferma significativamente
affidabile e tecnologicamente avanzata" ci sono tuttavia ancora
margini di miglioramento. Entro il 2023, le piccole e medie
imprese europee saranno tenute ad applicare le nuove regole di
rendicontazione previste dalla Direttiva europea sul reporting
di sostenibilità aziendale (Csrd), rileva il rapporto secondo
cui le Pmi analizzate da Standard Ethics in Italia e Spagna
mostrano margini di miglioramento nelle aree della Corporate
Governance e della governance della Sostenibilità. Tuttavia, gli
analisti di Standard Ethics notano che le Pmi italiane e
spagnole hanno un potenziale molto elevato nell'area della
Sostenibilità. Alcune di esse sono già sulla strada giusta.
Tornando alla classifica delle società, dopo le prime otto con
rating EE+, ci sono Enel, Generali, Intesa Sanpaolo, Leonardo,
STMicroelectronics, Unipol, Banco Bpm, Terna e Snam (con outlook
positivo). Le restanti società Sustainable Grade sono
DiaSorin, Hera, Mediobanca, Moncler, Banca Mediolanum, Interpump
Group e Ferrari (EE-). Non sono completamente sostenibili Cnh
Industrial (ma ha una prospettiva positiva già nei prossimi
mesi), Amplifon, Azimut Holding, Buzzi Unicem, Italgas, Pirelli
& C., Poste Italiane, Recordati e Stellantis tutte classificate
E+.
I margini di miglioramento più significativi - secondo gli
analisti di Standard Ethics - riguardano: Nexi, Salvatore
Ferragamo, Campari, Infrastrutture Wireless Italiane, Telecom
Italia e Tenaris. (ANSA).
