(ANSA) - FIRENZE, 11 LUG - In Toscana attualmente gli invasi
sono 15 con capacità di 6,3 milioni di metri cubi. La Regione,
si legge in una nota diffusa dai consorzi di bonifica di Anbi
Toscana, è pronta però a partire con il 'Piano laghetti',
presentato nei giorni scorsi a Roma: in tutta Italia sono 223 i
progetti definitivi ed esecutivi approntati da Anbi e Coldiretti
nell'ambito del piano che punta a realizzare 10.000 invasi
medio-piccoli e multifunzionali entro il 2030, in zone collinari
e di pianura. Il maggior numero di attuali progetti interessa
l'Emilia Romagna (40), seguita da Toscana (34) e Veneto: per
quanto riguarda la Toscana, ci si propone, appunto, altri 34
progetti con capacità totale di 32,9 milioni di mc per aumentare
la superficie irrigabile di 21.940 ettari.
"Anche in Toscana la siccità si sente, e si sente di più dove
le grandi opere e i grandi invasi non sono stati realizzati - ha
spiegato Stefania Saccardi, assessore all'agricoltura della
Regione Toscana - Firenze, e una parte dell'Aretino respirano un
po' di più grazie alle dighe di Bilancino e di Montedoglio, due
opere importantissime che oggi consentono di salvare un pezzo
della nostra regione ma che hanno avuto una progettazione e una
realizzazione travagliate. E questo è il paradigma di un Paese
che su questi temi deve cambiare".
"L'agricoltura toscana nel passato è stata meno bisognosa
d'acqua rispetto ad altre regioni; adesso con la siccità e i
cambiamenti climatici, abbiamo bisogno di più acqua utilizzata
con intelligenza - ha commentato Marco Bottino, presidente di
Anbi Toscana -. Poter sciogliere le riserve sul piano nazionale
invasi è quindi un passaggio fondamentale che in Toscana, dove
accanto all'impegno nella difesa del suolo stiamo modificando le
nostre strutture per rispondere ai problemi di carenza idrica.
Stiamo portando avanti progetti in sinergia con la Regione per
1,2 milioni di euro, puntando anche a intercettare i fondi del
Pnrr". (ANSA).
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