(ANSA) - ROVIGO, 11 OTT - Il proprietario di un cane da
caccia, un pensionato 92enne, e un veterinario padovano sono
stati condannati dal Tribunale di Rovigo per aver ucciso
l'animale. Lo rende noto L'Enpa che attraverso l'avvocato
Claudia Ricci si era costituito parte civile nel procedimento.
"E' una decisione rilevante - sottolinea sul Corriere del
Veneto il legale - perchè sancisce un principio importantissimo.
Un veterinario non può accettare passivamente le richieste di
una persona di uccidere un cane senza prima aver svolto tutti
gli accertamenti di legge sullo stato di salute dell'animale,
altrimenti non solo tradisce il suo lavoro ma commette un
reato".
La vicenda di Rocki, un incrocio Drahthaar (cane da ferma) di
colore nero e di tre anni, inizia nel 2015, nove mesi dopo
l'acquisto da parte del padrone. L'uomo, stanco di averlo con
se', lo fa salire sulla sua auto e lo getta dal finestrino in
corsa, allontanandosi per non essere visto. Rocki viene raccolto
zoppicante da una donna che lo porta al canile dove, grazie al
microchip, si risale al padrone a cui l'animale viene
riconsegnato. L'anziano non desiste e dopo pochi giorni riesce a
farlo sopprimere dal veterinario. Proprio la donna che lo aveva
salvato, racconta ai Carabinieri la fine del cane, facendo
scattare le denunce.(ANSA).
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