(ANSA) - ROMA, 09 MAG - Marevivo lancia "Replant" la campagna
per proteggere e ripiantare le foreste del mare, "l'insieme
degli organismi vegetali che svolgono un ruolo fondamentale nel
mantenimento degli equilibri naturali indispensabili per la
nostra vita e per quella del Pianeta".
L'associazione ambientalista spiega che "una prateria marina
di due metri quadrati produce tanto ossigeno quanto un albero
adulto: le piante marine possono essere una risposta concreta al
cambiamento climatico". In particolare, si legge in una nota,
"producono più del 50% dell'ossigeno che respiriamo, assorbono
circa un terzo dell'anidride carbonica in eccesso prodotta dalle
attività umane con una velocità 35 volte maggiore rispetto alle
piante terrestri". Purtroppo, però, rileva Marevivo, "si stima
che solo in Italia oltre il 30% delle praterie sommerse e fino
all'80% delle foreste algali sia andato perduto e si prevede che
entro il 2050 si arriverà a un'ulteriore regressione del 21% a
causa dell'inquinamento, dei cambiamenti climatici e di altre
attività umane come l'urbanizzazione delle coste, la pesca a
strascico e l'ancoraggio selvaggio".
La nuova campagna nazionale "Replant", spiega Marevivo, è "un
progetto di divulgazione scientifica e sensibilizzazione che
vuole aumentare la consapevolezza dei cittadini riguardo il
ruolo vitale di questi ambienti marini minacciati dalle attività
umane, mettendo in pratica sperimentazioni di piantumazione
della Cymodocea nodosa, con l'obiettivo di poter un giorno
riforestare il mare così come si fa sulla terra". Il progetto ha
il patrocinio del ministero della Transizione ecologica.
Ogni mezz'ora, ricorda Raffaella Giugni, responsabile
Relazioni Istituzionali di Marevivo, "perdiamo un'area ricoperta
di praterie marine estesa come un campo di calcio. Il ripristino
degli ecosistemi marini degradati è parte del Pnrr ed è anche
una delle priorità individuate dalle Nazioni Unite per il
decennio del mare. Questo dovrebbe farci riflettere
sull'importanza delle foreste marine che, proprio come quelle
terrestri, devono essere tutelate e conservate". (ANSA).
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