Uno a uno, terzo pari di fila. E Liverani con molti rimpianti per un successo che ancora non arriva. "La vittoria ci manca - ha detto il tecnico a fine gara - dopo il pareggio ero convinto che questo "maledetto" successo potesse arrivare. E invece no".
Un problema soprattutto psicologico, spiega il tecnico: "Abbiamo freni a livello mentale - ha spiegato - viviamo di ansia e paura nel giocare la palla. E questo si è visto già nei primi minuti.
Poi ci siamo sciolti e ho visto anche buone trame con due buone occasioni limpide per Lapadula, un colpo di testa di Deiola e alcune situazioni favorevoli. Nel secondo tempo stavamo esercitando una buona pressione ed è arrivato l'infortunio.
Grande, poteva buttarci giù. E invece abbiamo reagito bene".
L'errore di Altare? "I fischi fanno parte del nostro mestiere - ha detto - oggi è capitato a lui, ma sarebbe potuto capitare a un altro. Lui deve stare tranquillo perché c'è la stima di tutti nei suoi confronti".
Formazione iniziale con Pereiro e Rog davanti troppo lontani da Lapadula? "Noi avevamo tre giocatori offensivi, da gestire però nell'arco dei 90 minuti. Per questo Luvumbo è entrato dopo".
Panchina in bilico con la sosta alle porte? "Io lavoro, mi sento sereno - ha detto Liverani - la squadra ha margini di miglioramento, arriverà a giocarsi le su chance per la serie A.
Certo, non sono soddisfatto dalla classifica. Possiamo fare molto di più, ma la nostra ricetta è sempre quella: lavorare".
Cagliari: Liverani, "pensavo di ribaltarla, vittoria ci manca"
"Squadra ha margini di miglioramento, si giocherà chance per A"
