(ANSA) - PALERMO, 24 OTT - Sollecitato dalle opposizioni in
Consiglio comunale, il segretario generale del Comune di Palermo
aveva invitato gli uffici ad adeguare il lessico alle ragioni di
genere. Adesso Carolina Varchi (FdI), vicesindaco della città,
ha trasmesso agli uffici comunali una nota in merito alla
questione, lamentando di essere stata "emarginata" rispetto alle
decisioni e di nutrire "disinteresse per la modifica della
desinenza così come proposta. Si ritiene, infatti, che
iniziative simili distolgano l'attenzione da un'autentica difesa
di diritti e prerogative delle donne che certamente non sono
riconducibili all'utilizzo di una vocale in luogo di un'altra ma
che richiedono interventi incisivi in materia di sostegno al
lavoro femminile, alla parità salariale, alla famiglia (anche
mediante l'erogazione di servizi per l'infanzia), al contrasto
di ogni violenza di genere, solo per citarne alcuni in un elenco
che non ha pretesa di esaustività ma di sola esemplificazione".
"Soltanto se e quando ogni battaglia per l'affermazione
completa e compiuta delle pari opportunità sarà vinta, si potrà
tornare a dibattere su questioni squisitamente lessicali -
aggiunge - che nulla tolgono e nulla aggiungono all'affermazione
dei diritti delle donne. Chiedo, pertanto, con riferimento alle
funzioni ricoperte pro tempore dalla scrivente, che si continui
ad utilizzare la locuzione "il Vicesindaco" e "l'Assessore",
diversamente non sarà sottoscritto alcun atto". (ANSA).
Comuni: Palermo; Varchi (FdI), no lessico al femminile
Vicesindaco contro segretario comune, cambio desinenze superfluo
