(ANSA) - AGRIGENTO, 28 GEN - I carabinieri di Cammarata hanno
consegnato alla Sovrintendenza ai Beni culturali di Agrigento la
fontana che era stata sequestrata nel 2015, a Santo Stefano
Quisquina, nell'ambito di un'inchiesta che portò all'esecuzione
di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un
58enne. Si tratta di un reperto in pietra, a forma di
conchiglia. Nel 2019, il tribunale di Sciacca ha riconosciuto la
fontana come bene di interesse storico e artistico e, quindi,
patrimonio dello Stato. L'anno dopo, conclusione del processo
penale, con sentenza della Corte d'appello di Palermo, divenuta
irrevocabile nel maggio 2022, è stata disposta la confisca.
La fontana presenta caratteristiche stilistiche e tecniche
risalenti a tutto il XVIII secolo: forma a conchiglia, volute a
"rocailles" con orlo rialzato e scanalature verticali regolari.
Lo stile può ritenersi riferibile a quello del manufatto
attualmente presente in via Roma a Santo Stefano Quisquina,
anche se alcuni elementi di differenziazione inducono a pensare
che l'esecuzione sia di matrice diversa. Il manufatto
rappresenta una testimonianza remota legata alle vicende
Settecentesche della baronia dei Ventimiglia, che impressero
un'indelebile impronta all'architettura e all'arredo urbano
della città. Per via di queste caratteristiche stilistiche,
l'opera si colloca, seppure con dimensioni contenute e in tono
minore, nel novero delle fontane monumentali Settecentesche di
cui altri interessanti esempi permangono nello stesso
territorio, prima tra tutte la fontana di piazza Castello.
(ANSA).
Consegnata fontana storica a Sovrintendenza Agrigento
Carabinieri l'avevano sequestrata nel 2015
