(ANSA) - PALERMO, 06 FEB - Una motovedetta libica ha tentato
di sequestrare tre pescherecci di Mazara del Vallo, il
"Pegaso", il "Giacomo Gancitano" e il "Twenty Three", ed un
motopesca di Pozzallo, il "Vincenzo Ruta", a 80 miglia a Nord
di Tripoli venerdì scorso e solo l'intervento della nave
militare "San Marco" che ha inviato un elicottero sulla zona di
pesca ha fatto desistere i militari Nordafricani.
Il presidente del consiglio comunale di Mazara del Vallo
(Trapani) Vito Gancitano su Facebook scrive: "Probabilmente 108
giorni non sono bastati e ancora una volta, assistiamo al
tentativo di sequestro, da parte delle vedette libiche, di
pescherecci mazaresi. Mentre il nostro governo discute con le
autorità libiche sulle problematiche che attanagliano il
mediterraneo, gli stessi libici tentano il sequestro. Questa
volta, per fortuna, la nostra Marina militare ha evitato che ciò
potesse accadere. I nostri pescatori hanno bisogno di più tutela
e quei 108 giorni devono rimanere solamente un brutto ricordo".
I segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Trapani
Giovanni Di Dia, Franco Nuccio e Roberto Giacalone, in una nota
dicono: "Ancora una volta il tema della sicurezza dei lavoratori
del mare Mediterraneo torna prepotentemente nella cronaca, a
significare che il problema non è affatto risolto e che, dunque,
non si può abbassare l'attenzione".
"È una situazione - affermano - che purtroppo non ha ancora
trovato la giusta definizione e continua ad alimentare uno stato
di difficoltà e insicurezza per i pescatori italiani. Appena una
settimana - fa la presidente del consiglio Meloni, insieme ai
ministri Tajani e Piantedosi, è stata in Libia, viene dunque
spontaneo chiedersi se si è parlato di un argomento tanto
importante e nel caso a quali conclusioni si sia arrivati".
(ANSA).
Libici tentano di sequestrare quattro pescherecci italiani
Sequestro evitato da nave militare San Marco venerdì scorso
