(ANSA) - PERUGIA, 13 DIC - "Questo Defr ha una visione chiara
dell'Umbria e del suo futuro, con un approccio giusto verso gli
obiettivi da raggiungere, anche in un contesto economico molto
complesso": lo ha detto in Aula il relatore di maggioranza
Daniele Nicchi (Lega - presidente della Prima commissione), a
proposito del Documento di economia e finanza regionale
2023/2025 apporvato a maggioranza dall'Assemblea legislativa
dell'Umbria.
"Per il terzo anno consecutivo - ha proseguito - la nostra
Regione si impegna a non incrementare le tasse, misura non certo
scontata e che rappresenta una premessa indispensabile per
offrire sostegno alle imprese nella creazione di occupazione,
sviluppo ed iniziative di responsabilità sociale. L'obiettivo di
fondo è continuare ad investire per realizzare un modello di
regione dove si voglia rimanere, o venire, per costruire con
queste premesse la propria realtà familiare e lavorativa. Certo
la crisi porta l'Umbria a dover prefiggersi, per il 2023,
obiettivi difensivi per Pil, valore aggiunto, occupazione,
disoccupazione ed export, con l'ambizione di contenere la
recessione. Gli obiettivi del 2023 potranno essere attuati
attraverso l'utilizzo efficace dei fondi della nuova
programmazione comunitaria".
"Una delle sfide più importanti per l'Umbria - ha aggiunto
Nicchi - sarà l'attuazione del Pnrr, visto che i fondi
intercettati finora dalla Regione sono 1,7 miliardi di euro. Ci
troviamo agli inizi della nuova programmazione europea
2021-2027. Sarà fondamentale cogliere le opportunità
rappresentate da questi fondi, da utilizzare in complementarietà
con le risorse del Pnrr".
"Nella sanità la Regione Umbria - ha proseguito, secondo quanto
riferisce una nota dell'ente - si sta impegnando per portare a
termine i tre fondamentali atti (Piano sanitario regionale,
Convenzione Regione-Università, Pnrr sanità regionale), in un
disegno complessivo per una necessaria riforma della sanità
regionale. Nel triennio 2023-2025 si procederà con l'attuazione
degli obiettivi già avviati nel 2022, tra i quali: la
riorganizzazione dei due poli ospedalieri di Perugia e di Terni,
con la creazione di aziende ospedaliere integrate
Regione-Università; la realizzazione di un terzo polo regionale
su due città (Foligno e Spoleto); la costruzione di un nuovo
Polo ospedaliero di Narni - Amelia; ed altri interventi, anche
collegati alla messa a terra del Pnrr Sanità. La regione
continua a profondere sforzi importanti volti a contrastare la
storica situazione di isolamento, come con il rilancio
dell'aeroporto dell'Umbria. Risulta inoltre di importanza
strategica per la regione, il sistema agricolo, agroalimentare e
forestale. È importante segnalare anche gli impegni previsti nel
Defr in tema di transizione energetica ambientale e digitale.
Inoltre, l'Umbria prosegue nel percorso di ricostruzione delle
aree colpite dal sisma del 2016".
Il relatore di minoranza Donatella Porzi (Misto - vicepresidente
della Prima commissione) ha annunciato il voto contrario "perché
servirebbero misure straordinarie che riducano da subito le
criticità specifiche di ogni comparto produttivo. Serve una
riflessione complessiva sull'efficienza e la trasparenza, sugli
obiettivi strategici individuati, sulle risorse messe a
disposizione e sulla tempestività con la quale è necessario
intervenire. Oggi abbiamo una congiuntura irripetibile,
un'occasione straordinaria: serve coordinare le risorse del Pnrr
con la nuova programmazione europea".
"Purtroppo - ha osservato Pori - sul Pnrr ci sono ritardi e
responsabilità della Regione Umbria, della inefficienza della
cabina di regia e della parziale inoperatività delle figure
professionali assunte per lo scopo e poi spostate ad altre
funzioni. Ne è un esempio il raddoppio dell'alta velocità
ferroviaria Roma-Ancona. Non ci possiamo più permettere di
perdere tempo. È indispensabile accelerare il passaggio verso
tutte le forme di energia alternativa. La Giunta Tesei invece è
andata nella direzione opposta inasprendo, con un regolamento
più restrittivo della normativa nazionale, la possibilità di
installare pannelli fotovoltaici. Sulla semplificazione
amministrativa non c'è un programma organico di interventi da
attuare. Siamo nella sfera degli annunci. Sul nuovo Piano
triennale di semplificazione amministrativa ci aspettiamo
indicazioni su obiettivi, risorse e tempi. Serve mettere a
regime le società regionali in house. Ma anche sostenere con
misure ad hoc i settori trainanti della nostra economia:
agricoltura, artigianato e commercio. È necessario valorizzare i
piccoli borghi e le piccole realtà montane, ambito nel quale noi
abbiamo fatto molte proposte in questi anni, come la pdl per
realizzare un parco archeologico regionale. Invece si tagliano 5
milioni di euro sui trasporti, che peseranno sui collegamenti
dei piccoli centri". "L'internazionalizzazione delle Pmi è
fondamentale, per questo - ha detto ancora Porzi - sollecito ad
aumentare la velocità delle valutazioni nella rendicontazione e
pagamento dei vincitori dei bandi. Nel sostegno alle attività
economiche, il nostro quadro non può prescindere dalla
transizione digitale ed ecologica. Dobbiamo lavorare sulla
riforma degli istituti tecnici superiori per ridurre al minimo
il disequilibrio tra domanda e offerta. Ma sulla formazione
abbiamo una grave macchia: l'Umbria è tra prime regioni per
dispersione scolastica. Serve recuperare. Sulle infrastrutture
state lavorando solo sui progetti ereditati dalle precedenti
amministrazioni, ma per la piastra logistica di Foligno sono
spariti 38 milioni di euro". (ANSA).
Defr: Nicchi, ha una visione chiara dell'Umbria e suo futuro
Porzi (Misto), serve una riflessione complessiva
