(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Per gli italiani risulta sempre più
urgente accelerare la transizione verso le energie rinnovabili,
potente alleato non solo per la decarbonizzazione, ma anche per
la sicurezza energetica del Paese ed economica di famiglie ed
imprese. È quanto emerge dall'indagine "Gli italiani e
l'energia" realizzata da Ipsos per Legambiente, Nuova Ecologia e
Kyoto Club.
Il 64% degli italiani intervistati (2 su 3) si dice molto
preoccupato per la crisi energetica, soprattutto per l'impatto
che potrebbe avere sulle spese quotidiane (41%), sull'insorgere
una crisi economica generale (32%) o sul non riuscire a pagare
le bollette/utenze (19%). Per contrastare il caro bollette,
oltre la metà degli italiani (55%) pensa che sia necessario
accelerare verso la transizione energetica e solo il 12% propone
di abbandonare la corsa e puntare su fossili e nucleare.
Nonostante il Belpaese risulti in linea con la media europea,
cresce la percezione che l'Italia sia rimasta indietro rispetto
agli altri Paese Europei sul tema rinnovabili: pensiero che
accomuna il 54% degli italiani contro il 47% del 2021. Il caro
bollette è secondo gli italiani intervistati imputabile alla
speculazione delle aziende energetiche e della finanza, alle
crisi internazionali che hanno messo in luce la scarsa
indipendenza dell'Europa dai Paesi produttori e ai ritardi nelle
rinnovabili.
Per contrastare il rincaro, l'89% degli italiani si dice
disposto a fare qualcosa. Il 60% pensa ad un minor utilizzo di
elettrodomestici, luce e riscaldamento. Sostituire
elettrodomestici con altri a basso consumo e ridurre l'utilizzo
del riscaldamento in inverno sono i comportamenti che si è
maggiormente disposti a adottare. Marginale invece la
propensione ad utilizzare forme di sharing mobility. La
conoscenza delle energie rinnovabili si conferma ampia (60%
degli intervistati), ma stabile rispetto allo scorso anno.
(ANSA).
