(ANSA) - ROMA, 01 DIC - "A partire dal 1/o gennaio 2023 il
bilancio dello Stato non avrà più un euro per le ciclabili
urbane. Nella nota integrativa del Ministero delle
Infrastrutture alla legge di bilancio, spunta il taglio totale
dei fondi residui. Si tratta di 94 milioni di euro per gli anni
2023 e 2024, che erano rimasti nel Fondo per lo sviluppo delle
reti ciclabili urbane e non ancora assegnati". Lo scrive in un
comunicato la ong ambientalista Clean Cities.
La nota riporta una comunicazione sull'argomento di Clean
Cities, Fiab, Kyoto Club, Legambiente, Greenpeace, Transport &
Environment e Cittadini per l'aria: "La transizione delle nostre
città verso una mobilità sostenibile e a zero emissioni non può
essere più procrastinata. La crisi climatica si aggrava, e ogni
anno muoiono tra i 50mila e i 60mila italiani, a causa dei
livelli di inquinamento dell'aria. E' necessario offrire alle
persone l'opportunità di muoversi in sicurezza usando la bici
per raggiungere i propri luoghi di lavoro, di studio o di svago.
Ad oggi molte non possono perché le strade sono il dominio
incontrastato delle automobili.
"L'azzeramento delle (poche) risorse per la ciclabilità in
legge di bilancio è una proposta inaccettabile - aggiungono le
ong -, che ci riporta indietro di decenni, e che impedisce alle
Amministrazioni locali di rendere le nostre città davvero
ciclabili, riducendo l'uso dell'automobile privata. Va corretta
immediatamente in Parlamento. Altro che azzerare i fondi:
bisogna incrementarli".
Giorni fa le stesse ong avevano presentato il rapporto "Non è
un paese per bici", nel quale chiedevano di investire 3,2
miliardi di euro (500 milioni all'anno fino al 2030) per
costruire nuove ciclabili e portare l'Italia al livello dei
paesi europei più sviluppati. (ANSA).
