(ANSA) - ROMA, 30 GEN - L'energia eolica e quella solare
hanno generato un quinto (22%) dell'elettricità dell'UE nel
2022, superando per la prima volta il gas (20%), secondo
l'European Electricity Review pubblicata oggi dal think tank
energetico Ember. La quota di energia prodotta con il carbone è
aumentata di appena 1,5 punti percentuali, arrivando a generare
il 16% dell'elettricità dell'UE nel 2022, con un calo su base
annua negli ultimi quattro mesi.
Secondo l'analisi di Ember, nel 2022 l'Europa ha affrontato
una triplice crisi del settore dell'elettricità. Proprio mentre
si affannava a tagliare i ponti con il suo principale fornitore
di gas fossile, si è trovata ad affrontare i livelli più bassi
di energia idroelettrica e nucleare da almeno due decenni a
questa parte, cosa che ha creato un deficit pari al 7% della
domanda totale di elettricità dell'Europa nel 2022.
La crescita record dell'eolico e del solare ha contribuito ad
attenuare il deficit dell'idroelettrico e del nucleare. La
generazione solare è quella che ha registrato l'aumento più
rapido, con una crescita record di 39 TWh (+24%) nel 2022 -
quasi il doppio del record precedente - che ha contribuito a
evitare 10 miliardi di euro di costi del gas. Venti Paesi
dell'UE hanno stabilito nuovi record di energia solare nel 2022.
La domanda di elettricità nell'UE è scesa del 7,9%
nell'ultimo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente (-56 TWh), avvicinandosi al calo del 9,6%
(-61 TWh) registrato nel secondo trimestre del 2020, quando sono
state imposte per la prima volta i lockdown.
Le ultime indicazioni dell'industria suggeriscono che nel
2023 la transizione dell'Europa verso l'eolico e il solare
accelererà in risposta alla crisi energetica, mentre
l'idroelettrico e il nucleare francese si riprenderanno. Ember
stima che la produzione di energia elettrica derivante da fonti
fossili potrebbe crollare del 20% nel 2023, il doppio rispetto
al precedente record del 2020. La generazione da carbone
diminuirà, ma quella da gas, che si prevede rimarrà più costosa
del carbone almeno fino al 2025, sarà quella che diminuirà
rapidamente. (ANSA).
