(ANSA) - NAPOLI, 29 GEN - È lo scambio epistolare, una
modalità di comunicazione e relazione ormai molto lontana dal
presente, il tema che percorre Best Regards, la lettera danzata
di Marco D'Agostin che arriva giovedì 2 febbraio alle 21
(repliche fino al 5) nel Teatro Nuovo di Napoli. Best Regards,
il cui titolo allude alla formula utilizzata per concludere le
lettere, è frutto di un lavoro corale con Chiara Bersani,
Azzurra D'Agostino, Wendy Huston ai testi, Lska per il suono e
le grafiche, Giulia Pastore (luci) e Andrea Sanson (scene).
L'assolo di D'Agostin è una sorta di dedica, danzata e recitata,
al performer e coreografo Nigel Charnok, scomparso nel 2012 e
fondatore, negli anni Ottanta, del DV8-Physical Theatre.
Nel 2010 il danzatore italiano raggiunse Charnok a Londra e
lavorò con lui per un certo periodo: un'esperienza fondamentale
per tratteggiare con contorni più definiti la propria vocazione,
comprendendo meglio come il movimento non potesse che essere
complicato e riempito da una drammaturgia complessa e composita.
"Il mio incontro con Nigel - spiega D'Agostin, vincitore del
premio Ubu 2018 come miglior performer Under 35 - ha segnato il
mio modo di pensare la danza. Nigel rappresentava la possibilità
che in scena tutto potesse accadere ed esplodere". Lo spettacolo
trova la genesi in una lettera mai recapitata scritta dalla
danzatrice e coreografa Wendy Houstoun al suo amico e collega
Nigel Charnock pochi giorni prima che quest'ultimo morisse.
D'Agostin celebra la sua memoria, si sottolinea, "con uno
spettacolo d'intrattenimento disperato, senza nostalgia,
cercando di porre a sé e al pubblico la domanda: cosa
scriveresti a qualcuno che non leggerà mai le tue parole?". Il
performer racconta anche di Natalia Ginzburg e di Cesare Pavese,
della Cvetaeva e di Rilke, dello scrivere e del leggere, dei
rapporti interpersonali e della possibilità di danzare, ancora
oggi. S'interroga su ruolo e funzionamento della memoria, e pone
al centro la relazione tra performer e spettatore. "La danza,
geografia complessa in cui suoni, parole e movimenti collidono
di continuo, tende sempre verso la compromissione emotiva di chi
la compie e di chi la guarda" si evidenzia. (ANSA).
'Best Regards' di Marco D'Agostin al Teatro Nuovo di Napoli
Dedica, danzata e recitata, al performer e coreografo N. Charnok
