(ANSA) - MILANO, 14 DIC - La conferma delle misure del Piano
Transizione 4.0 fino a tutto il 2025 "è sicuramente una buona
notizia, perché il processo di aggiornamento e trasformazione
digitale delle fabbriche italiane è ancora in piena fase di
dispiegamento e va in ogni modo sostenuto e stimolato. Rispetto
ai provvedimenti attualmente inseriti nella Legge di Bilancio
2022, dobbiamo però segnalare alcune necessarie correzioni,
affinché le stesse misure previste dal piano risultino realmente
efficaci". Lo sottolinea la presidente di Ucimu, Barbara
Colombo, in occasione della conferenza di fine anno
dell'associazione.
"Con riferimento al credito di imposta per gli investimenti in
nuova tecnologia 4.0 e non, considerato il problema
dell'allungamento dei tempi di consegna dovuto alla carenza di
componenti e materie prime, abbiamo chiesto che sia prorogato a
dicembre 2022 il termine, fissato ora a giugno 2022, per la
consegna dei beni ordinati nel 2021", spiega Colombo. Inoltre,
"pur comprendendo la necessità di ridurre le aliquote, chiediamo
di adottare un décalage più morbido così da accompagnare in modo
graduale l'uscita dagli incentivi fissata al 2025".
L'associazione nazionale dei costruttori di macchine utensili e
robot chiede anche che venga prorogato il credito di imposta per
la formazione 4.0, attualmente non previsto in Legge di bilancio
2022. "Mai come oggi - dice la presidente - appare evidente a
chi opera nel mondo dell'impresa, l'importanza della formazione
e dell'aggiornamento del personale che deve operare su macchine
e tecnologie di ultima generazione e in contesti decisamente più
complessi del passato". D'altra parte, "i provvedimenti di
incentivo alla sostituzione di macchinari obsoleti e alla
digitalizzazione degli impianti produttivi dovrebbero a nostro
avviso divenire strutturali, così da accompagnare le aziende
manifatturiere italiane - per lo più Pmi a conduzione familiare
e dunque con limitata disponibilità ad investire - in un
processo di aggiornamento continuo". (ANSA).