(ANSA) - MILANO, 23 MAG - Quasi quaranta startup e Pmi
africane entrano nel programma di accelerazione della Fondazione
E4Impact per l'Università Cattolica e finanziato dall'Agenzia
Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), di cui è
appena partita una nuova fase, inaugurata presso gli uffici
della Fondazione a Nairobi, in Kenya.
Si tratta nel dettaglio di 26 nuove startup accelerate,
appartenenti principalmente ai settori dell'agri processing -
ossia la lavorazione e trasformazione di prodotti provenienti
dall'agricoltura, dalla silvicoltura, dall'allevamento o dalla
pesca - della sostenibilità e del manufacturing. Ci sono poi 12
startup incubate, che operano invece in ambito fintech, B2B
Saas, nel settore energetico, agricolo e della trasformazione
della frutta.
Lanciato nel 2018, il programma "E4Impact Accelerator" ha già
supportato 40 startup e, recentemente, è diventato centro di
eccellenza per l'impresa in Kenya grazie al finanziamento da 2,7
milioni di euro concesso dall'Agenzia italiana per la
cooperazione allo sviluppo per sostenere l'imprenditorialità in
Africa. Il programma, della durata di un anno, punta a favorire
lo sviluppo di startup e Pmi locali attraverso attività di
formazione personalizzate, sostegno nell'accesso ai mercati e
networking per facilitare l'incontro delle imprese con
investitori africani e internazionali e aziende italiane.
"Il supporto all'imprenditoria, in particolare in un territorio
complesso come quello africano - spiega Mario Molteni, Ceo di
E4Impact e Delegato del Rettore ai Rapporti con le Imprese
dell'Università Cattolica - è ancor più importante soprattutto
in un momento come questo, dove alle difficoltà generate dalla
diffusione della pandemia sono seguite quelle determinate
dall'avvio del conflitto in Ucraina che, come ha rilevato un
recente studio della Banca Mondiale, si aggiunge ai fattori che
frenano la ripresa, oltre all'inasprimento delle condizioni
finanziarie globali e la contrazione dei flussi di capitali
esteri alla regione". (ANSA).