
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Il Consiglio nazionale del Notariato,
ascoltato oggi pomeriggio nelle Commissioni Giustizia e Finanze
della Camera, a proposito dello Schema di decreto legislativo
recante attuazione della Direttiva Ue 2019/2121 che modifica la
Direttiva Ue 2017/1132 in materia di trasformazioni, fusioni e
scissioni transfrontaliere, indica la necessità di apportare due
correzioni al testo. In particolare, i professionisti, che
"condividono in pieno la 'ratio' e l'impostazione del
documento", ricordano come il decreto legislativo approvato in
via preliminare dal Consiglio dei ministri il 9 dicembre scorso
"rafforza la funzione di controllo affidata al notaio, la
arricchisce di nuovi contenuti e la collega a nuovi obiettivi:
al tradizionale e consolidato controllo di legalità
"documentale" si aggiunge un controllo "anti-abuso", che
coinvolge anche valutazioni di merito alle quali il notaio è
chiamato e che può compiere grazie all'ausilio non solo di
documenti, ma anche di pareri e relazioni di altri
professionisti". Tuttavia, si sollecita una modifica per
"chiarire il quadro normativo di riferimento in relazione alle
sanzioni applicabili al notaio quale autorità competente",
giacché il testo "lascia aperti margini di interpretazione",
mentre occorrerebbe indicare "in modo più preciso quali siano le
disposizioni la cui violazione comporta responsabilità per
l'autorità competente". Riguardo, poi, alle verifiche, si
propone di permettere al notaio di "chiedere l'ausilio di
esperti e altri professionisti", perché ciò consentirebbe "una
disamina più qualificata delle questioni in materia di diritto
tributario, di antiriciclaggio e di diritto del lavoro connesse
all'operazione societaria", nonché di "avvalersi di
dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà". (ANSA).