Blackout Dinamo Banco di Sardegna ieri al PalaSerradimigni: i biancoblu hanno ceduto di schianto contro i campioni d'Italia dell'Olimpia Milano, perdendo con il punteggio di 63-92. Uno svantaggio di 29 lunghezze che a metà del terzo quarto aveva toccato anche i 42 punti.
La partita dei sassaresi è durata solo 10 minuti, giusto il tempo del primo quarto durante il quale hanno tenuto testa alla squadra di Ettore Messina, e chiuso sotto di solo due punti (20-22). Poi in casa Dinamo si è spenta la luce: nel secondo quarto hanno incassato un parziale di 6-28 e nel terzo di 20-32.
Disastrosa in attacco, inesistente in difesa, la Dinamo ha deluso su tutti i fronti, surclassata dagli avversari. Unica nota positiva di tutti i 40 minuti è stato il ritorno in campo della combo guard Chris Dowe dopo l'infortunio muscolare che lo ha tenuto lontano dal parquet per due mesi. Lo statunitense è apparso l'unico in casacca biancoblu ad avere le idee chiare e la grinta giusta per affrontare una squadra come Milano, mettendo a referto 11 punti e tanta energia.
Davanti a una Armani Milano nettamente superiore, sono risultati del tutto ininfluenti i 15 punti di Bendzius i 12 di Robinson, arrivati in gran parte a gara già decisa. "È stata una partita molto complicata, la fisicità di Milano chi ha messo in grossa difficoltà, e questo ha causato un crollo psicologico che non doveva accadere", ha commentato Bucchi a fine gara, "Questa partita deve essere lo stimolo per migliorarci; nelle ultime gare avevamo registrato una crescita, adesso dobbiamo ricompattarci". Sabato altro test difficile per la Dinamo, che dovrà giocare in trasferta contro la sorpresa Tortona, terza forza del campionato.