"Snowflake significa fiocco di neve ma viene anche usato in senso negativo per chi in politica non riesce ad avere un confronto diretto e non è abbastanza fermo e forte sulle proprie idee". Lo racconta all'ANSA Marco Quaglia, l'attore romano con all'attivo una intensa carriera fra teatro, cinema e televisione, che 13 dicembre alle 20.30 sarà protagonista insieme con Adalgisa Manfrida e Lucrezia Forni al TsE di Is Mirrionis, a Cagliari, nella versione italiana della pièce di Mike Bartlett, incentrata sui conflitti generazionali.
"Snowflake", con traduzione e regia di Stefano Patti, produzione 369gradi, apre Il Terzo Occhio, rassegna multidisciplinare delle nuove creatività che sarà poi in scena il 14 dicembre alle 21 al Teatro Civico di Alghero e il 15 alle 20.30 al Bocheteatro di Nuoro per la Stagione de La Grande Prosa del Cedac Sardegna.
"Il linguaggio subisce dei cambiamenti, con l'evolversi della società - spiega l'attore - le nuove generazioni sono molto più consapevoli e attente a temi come il razzismo e l'omofobia, la violenza contro le donne e le discriminazioni". Volto noto per il grande pubblico grazie al successo di serie tv come "Incantesimo", fino a "I Borgia" e I Medici", l'artista interpreta Andy: "Un personaggio molto diverso da me - confessa - ma che ho imparato ad amare, nonostante i suoi limiti, un uomo che ha votato per la Brexit, mentre Maya, la figlia vorrebbe abbattere i confini per un senso di uguaglianza tra gli esseri umani".
Nell'atmosfera delle feste, "Snowflake" racconta un Natale 'acido': Andy spera e attende il ritorno della figlia, che da tre anni è andata via di casa senza più dare notizie di sé. Il silenzio di Maya, che lui non sa spiegarsi ma intuisce abbia radici profonde, lo ferisce e lo lascia disorientato: un incontro potrebbe servire a chiarire le cose, oppure sancire una rottura definitiva. Sul filo della suspense e con un humour tutto britannico, Mike Bartlett introduce gli spettatori nella vicenda dal punto di vista di un uomo che ama profondamente la figlia e non vuole rinunciare a lei. In attesa di conoscere la versione di Maya.