(ANSA) - PERUGIA, 05 DIC - L'infermiere di famiglia o di
comunità è una figura che avrà un ruolo sempre più importante
nell'ambito dei servizi sanitari e la Regione Umbria, proprio
con l'obiettivo di migliorare e aggiornare le competenze di
queste professionalità, ha messo a punto un ampio progetto di
formazione.
Lunedì 5 dicembre, nella Scuola di amministrazione pubblica di
Villa Umbra, è stata inaugurata la nuova edizione del corso
"Infermiere di Famiglia o di Comunità", che aveva riscontrato
molto successo nelle scorse due edizioni, con 45 infermieri che
hanno conseguito la qualifica. Il corso, della durata di 80 ore
articolate in 12 giornate, fornisce ai partecipanti competenze
specialistiche necessarie a svolgere la loro funzione
nell'ambito della sanità pubblica, della promozione ed
educazione alla salute nella comunità, della gestione della
comunicazione e delle relazioni, della telemedicina,
dell'interculturalità, della farmacia dei servizi.
L'Infermiere di famiglia o di comunità - spiega una nota della
Regione - è una figura essenziale per i servizi sanitari,
introdotta con Decreto legge n. 34 dello scorso 19 maggio 2020,
che ha tra gli obiettivi principali, quelli di garantire la
continuità assistenziale migliorando e facilitando l'accesso
alle cure primarie al fine di promuovere e proteggere la salute
dell'individuo e della popolazione di riferimento e di costruire
e rafforzare un rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni.
L'infermiere di famiglia in sostanza, funge da mediatore tra
famiglie e i medici di medicina generale, gestendo i bisogni a
prevalenza infermieristici, aiutando persone e famiglie ad
autogestire la malattia e la disabilità cronica, promuovendo
l'attivazione di risorse del territorio e della comunità. La
centralità di tale figura è testimoniata dal fatto che viene
citata nei documenti strategici che stanno disegnando la sanità
dei prossimi anni, come il Piano nazionale della prevenzione
2020-2025, in cui l'infermiere di comunità viene individuato tra
i professionisti che avranno un ruolo educativo e proattivo nel
contesto familiare o di comunità, fornendo consigli sugli stili
di vita sani ed educando contro i fattori di rischio anche
sociali. Anche nei progetti del Pnrr Missione 6 che puntano alla
costruzione e all'implementazione di una rete territoriale
capillare formata da case di comunità, ospedali di comunità e
centrali operative territoriali, viene attribuito un ruolo di
primo piano all'infermiere di famiglia o di comunità,
all'interno degli ambiti di sviluppo del sistema assistenziale
territoriale e di prossimità. (ANSA).
Al via nuovo corso per infermiere di famiglia o di comunità
A Villa Umbra
