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Cattedrale di Sant'Emidio e Battistero di San Giovanni

Ascoli Piceno - Edificio di culto

La Cattedrale di Sant'Emidio, duomo della città di Ascoli Piceno dedicato al suo Patrono, è il risultato di molti adattamenti e sovrapposizioni tra l'VIII e il XVI secolo. Alcuni resti rinvenuti durante i lavori di restauro della cripta dimostrano che il primo tempio fu costruito nel IV o V secolo, su un preesistente tempio pagano di epoca romana. Nel periodo compreso fra il 746 ed il 780 il vescovo longobardo Euclere aggiunse la cupola a base ottagonale. Successivamente, fu costruita la cripta per accogliere le reliquie di sant'Emidio le delle due torri, poste agli angoli esterni della facciata. L'impatto maggiore si ebbe nel 1481, quando fu stabilita la costruzione delle tre nuove navate e una nuova abside centrale. Tale rinnovamento rimase allo stato grezzo per un lungo periodo. La facciata fu costruita dal 1529 al 1539 su progetto di Nicola Filotesio. Le pareti delle navate laterali iniziarono a ospitare monumenti funebri e fastosi altari. Nel 1838 fu inaugurata la cappella del SS. Sacramento, aggiunta al corpo della Cattedrale all'altezza del transetto e decorata dal Fogliardi. Al termine del secondo conflitto mondiale, il vescovo Ambrogio Squintani fece ornare le pareti della cripta con mosaici raffiguranti episodi dell'ultima guerra. La facciata, di forma rettangolare, è impostata su un solo ordine architettonico, in blocchi levigati di travertino. Al centro della facciata si apre il portale d'ingresso, agli estremi, si innalzano le due torri a base quadrata, in travertino. L'ampia aula interna, di gusto romanico-gotico, si sviluppa su una pianta a croce latina suddivisa in tre navate da sei pilastri ottagonali sormontati da capitelli rinascimentali che sorreggono le volte. Nella zona del transetto si eleva la cupola ottagonale, affrescata da Cesare Mariani. Sotto la cupola si trova l'altare maggiore del XIII, costituito marmi lavorati a intarsio, sormontato dal ciborio ligneo (1895) che richiama lo stile bizantino misto a motivi gotici. L'interno, oltre alla cripta sotterranea, accoglie cappelle, un coro ligneo e la sagrestia.



Piazza Arringo, 16, Ascoli Piceno

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